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Occhio al Gamma!

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Possiamo valutare “ad occhio” se il gamma è applicato correttamente?

Quando si lavora con le discipline visive (e non solo) non facciamo altro che raddrizzare continuamente il tiro in base a quello che vediamo durante la lavorazione. E’ una continua azione-reazione ed alla fin fine gran parte del successo deriva proprio dalla capacità di reagire correttamente agli stimoli.

I cantanti, i musicisti, gli atleti di successo sono proprio quelli che riescono a valutare correttamente i propri esiti, riuscendosi a correggere di volta in volta efficacemente, perfezionandosi così sempre più.

Vabbuò Cirù.. mo che è sta pippa galattica sull’autovalutazione?

 

Il punto è che se riusciamo a valutare in modo efficace i nostri esiti – incluso applicazione del gamma – allora possiamo ‘reagire’ e correggere eventuali errori. Il problema non è sbagliare, ma non accorgersene.

A prescindere da come e dove sia stato applicato il gamma nel nostro software, possiamo allenarci a stimare il funzionamento della compensazione gamma partendo da un paio di informazioni oggettive.

 

DUE DATI OGGETTIVI:
questo VERDE è il COLORE che metterò nel “diffuse” del muro, e questa è la  TEXTURE (così come appare nel visualizzatore di foto di windows), che metterò nel “diffuse” del pavimento:

 

Sia per quanto scritto sul mio libro, che dal post precedente dovrebbe essere già chiaro come, dove e perché si applica il gamma. Per questo post spostiamo l’attenzione esclusivamente sugli esiti. Possiamo valutare se il gamma è stato applicato correttamente, conoscendo a monte il colore e la texture oggettivi?

Tutte le immagini che seguono hanno un problema, tranne una e per rendere tutto palese ho inserito i nostri “riferimenti” in ogni tentativo.

Non importa come siano state generate le casistiche 1,2,3 e 4. Pensa solo all’immagine, soffermati su ognuna e valutala con l’occhiometro: I colori grossomodo corrispondono o c’è uno sbalzo nella luminosità?

 

 

 

 

Come avrai già intuito l’immagine numero 3 è quella corretta.

Certamente al variare della luce e dell’esposizione i colori si modificano per cui non è che devono proprio essere uguali-uguali. Ma il punto è che quando sbagliamo qualcosa con il gamma, la differenza è clamorosa, non possiamo non accorgercene! I colori e le texture fanno proprio un “salto” nella luminosità!

L’analisi è fatta sulle immagini quindi è indipendente dai software. Poi, naturalmente, ogni software può avere i suoi modi per implementare il gamma per cui le soluzioni ai problemi possono differenziarsi. Ma l’individuazione del problema è universale.

 

Ecco una breve analisi di cosa succede in ogni immagine
supponendola realizzata con V-Ray per 3ds Max

IMG 1) Gamma applicato al render ed anche alla texture! La texture è già “gammata” alla nascita in quanto è una foto, quindi se si applica il gamma una seconda volta questa risulterà sbiancata.

IMG 2) Colori eccessivamente saturi, scuri e contrastati? Si riconosce al volo: ci siamo completamente dimenticati del gamma.

IMG 3) Evvai! Corretta corrispondenza tra colore, texture e render: gamma applicato correttamente! 🙂

IMG 4) Il render risulta interamente sbiancato dopo il salvataggio? Probabilmente hai il gamma in color mapping (ok!) ma in preferenze hai gamma 2,2 in “output”, per cui all’atto del salvataggio viene sommato un ulteriore gamma 2,2.

Insomma, da oggi.. se un collega ti mostra un render con qualche gam-malattia, ti basterà prendere un paio di riferimenti oggettivi e fare il superfigo! Fammi sapere come va… ché mi devi una birra! 🙂

A buon render,
Ciro Sannino

PS In “3ds max 2014” è tutto semplificato grazie al riconoscimento automatico del gamma, vi dirò qualcosa non appena usce vray per max 2014! Ma al di là di tutto meglio articolare un discorso con più variabili: aiuta a mettere in evidenza i concetti e render tutto più universale.

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Commenti

  1. MrCola 6 giugno, 2013 8:30 am

    Questo era valido fino a 3ds 2013 però..nel 2014 nelle opzioni non c’è più il controllo del gamma output..vanificando tutto il ragionamento..

  2. Ciro Sannino 6 giugno, 2013 11:51 am

    Ciao MrCola, il ragionamento è fatto sulle immagini.. non capisco cosa intendi – Cmq vray per Max 2014 non è in commercio.. hai anche tu accesso alle beta di v-ray?

  3. Manny lop 7 giugno, 2013 8:54 am

    Un post interessante, immediato e a dir poco originale! E dopo aver letto trovo un solo commento di uno che nemmeno l’ha letto? Caro Ciro, continua così bel pezzo, meriti molto di più… considera questo come 10 commenti strapositivi! Abbraccio, Man.

  4. MIRKO Giannone 7 giugno, 2013 12:46 pm

    non finirò mai di affermare che tu sei troppo UTILE a noi! …grazie di esistere tu e il tuo bellissimo 3D BLOG!
    Mirko.

  5. MrCola 9 giugno, 2013 9:56 pm

    veramente ho letto benissimo e nn parlo di settaggi di vray ma parlo di gamma applicato alle opzioni di 3ds max come citato qui

    http://www.grafica3dblog.it/index.php/2012/09/24/hai-rotto-il-gamma.htm

    e cmq le beta di vray nn servono..tutti i plugin per 3ds 2013 funzionano cmq..

  6. Ciro Sannino 9 giugno, 2013 10:27 pm

    Ok, quindi il tuo commento in questo posti si riferisce in realtà ad un altro post. Benissimo. E’ ovvio che esistono vari modi per implementare il gamma. Volendo restare sul metodo del post che citi basta questo –> http://www.cg-blog.com/wp-content/uploads/2013/06/script.jpg e nulla sarà vanificato. (nelle ultime beta di vray c’erano novità nell’area color mapping)

  7. bizio 101 11 giugno, 2013 7:56 am

    Ehi, grande Ciro, ho letto il tuo libro, continua così stai aiutando centinaia di persone, pienamente in accordo con te sullo stimolare i ragionamenti!!!
    Capire gli insegnamenti, farli propri, ed applicarli a proprio piacimento è il fattore più importante di questo mestiere.

  8. Ciro Sannino 22 giugno, 2013 6:30 pm

    Ciao Bizio, mi fa piacere il tuo apprezzamento.. non è una cosa che colgono tutti. Ma molti sì per fortuna! Un salutone!!

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