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Oltre il virtuale… io vedo il reale.

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Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di poter traslare sempre più la mia attività professionale “dal reale al virtuale”, nel senso che ormai riesco a gestire tutto (o quasi) senza muovere un solo passo da casa.

Ma quella che io ritengo una fortuna, per tanti è considerata una sorta di malattia. Lavorando con la grafica 3d – “virtuale” per definizione – ci mancava solo il lavoro via internet per diventare una specie di alienato verso il quale nutrire giuste preoccupazioni!!

Sebbene abbia tanti amici che amano e fanno uso continuo di internet, non sono pochi coloro i quali sgranano gli occhi (preoccupandosi) al sapere che il 98% del mio lavoro lo svolgo online.

C’è chi dice: << ed il contatto? Internet è una maschera … e i rapporti umani?? >>. Più vado avanti e più mi rendo conto di quanto invece siamo semplicemente schiavi di una società e del suo modello lavorativo.

Dal mio punto di vista le cose stanno al contrario. Reputate così logico che il famigerato Rapporto Umano debba essere sviluppato esclusivamente nell’ambito lavorativo? Considerate normale che il contatto umano lo si debba avere, nella quasi totalità del tempo, in ufficio.. con gente che a volte si preferirebbe invece evitare…?!

Io immagino il lavoro via internet come lo strumento che un giorno potrà permettere a tanti di lavorare da casa, comodamente, senza consumare benzina per fare 45 km fino all’ufficio, senza perdere ore nelle code del rientro verso casa…

Lavorare meno e meglio. Questo sì che lascerà finalmente tempo ai rapporti umani, quelli veri. Potremo stare più tempo con chi amiamo, dedicare più tempo ai nostri hobby, ai nostri figli.

Permettetemi di sognare un pò, vi prego…
Oltre il virtuale io vedo il reale… quello vero però!

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Commenti

  1. Christian79 30 aprile, 2008 4:20 pm

    Non sai quanto ti do ragione. sopratutto x il tempo perso a raggiungere l’ufficio (38km da casa).

    Ciao,
    Christian

  2. Dario Passariello 1 maggio, 2008 2:51 am

    Ciao Ciro,

    Come ben sai sono vicino alla tua idea di telelavoro e di futuro del digitale.
    Il problema fondamentale ritengo sia proprio la mancanza di informazione. Dalle statistiche risulta che il modello internet è dei giovani, che purtroppo non detengono attualmente forma di potere decisionale a livello aziendale ( sia pubblica che privata ).

    Chi non comprende la rete internet, in Italia, si occupa di rallentare le idee rivoluzionarie di ” + tempo – lavoro ” terrorizzando gli utenti e facendo credere loro che il “modello” è inaffidabile.

    In moltissime aziende internazionali, la metodologia di applicazione ed uso degli strumenti digitali di comunicazione è raffermata.
    Si pensi ai gruppi di lavoro “decentralizzati”, pensiamo ad un lavoratore che ha una scadenza….
    Il lavoratore deve solo consegnare entro una data… non deve maturare le “36 ore”, ma viene pagato in misura della qualità della lavorazione.

    Ho conosciuto moltissime persone grazie al web, penso all’uso giornaliero che faccio delle email ( del costo zero di queste ), al voip, alle FTP e alle piattaforme digitali per la gestione del workflow.

    Si dovrebbe cominciare tutti a riflettere dell’enorme vantaggio dei sistemi di comunicazione, comprenderli, studiarli e sensibilizzare, sfuttando internet che è bacino e contenitore della conoscenza di tutti e vero collante di rapporti umani.

    Ciao a tutti.

  3. johnny 1 maggio, 2008 11:45 am

    ti do perfettamente ragione, non solo per la comodità di lavorare stando comodamente seduti sul proprio divano ma, anche perche, sarà una mia impressione ma, lavorando a casa mi sento meno oppresso, per il fatto che, forse, la propria casa è sempre piu accogliente di un freddo ufficio e tra un lavoro e l’ altro ci si puo concedere qualche distrazione in piu che non in ufficio, quindi hai il mia totale comprensione:D saluti da Johnny:D:D:D

  4. Filippo 1 maggio, 2008 2:15 pm

    perfettamente daccordo! è da una vita che lo dico ma mi hanno sempre risposto che la mia era solo un’idea utopistica impossibile da mettere in pratica. Ma sembra che cmq non sia l’unico a pensarla in questo modo e quindi tutto sommato potrebbe anche avere delle basi concrete su cui costruirsi poi un qualcosa di ben più tangibile. 🙂

  5. Cirosan 1 maggio, 2008 2:53 pm

    Sì Filippo. E’ anche vero che fino ad oggi il telelavoro non è mai decollato… ma ogni cosa ha il suo tempo!

    Io credo che adesso ci siano delle basi concettuali consolidate (in merito alle potenzialità della rete) e l’infrastruttura quasi pronta per il grande salto! (-:

  6. Marco 1 maggio, 2008 3:55 pm

    Sono pienamente d’accordo con il tuo post. La possibilità di lavorare comodamente a casa tua con un lavoro che ti piace e suprattutto accanto alle persone che ami è una cosa mica da niente!

  7. hotaifun 3 maggio, 2008 11:33 am

    Sono 1 entrato per caso in questo blog, ma sono d”acordissimo con autore, ne anche se nn facio parte di questo mondol(telelavoro).EEE si-continuiamo di sperare in 1 mondo migliore:)…. Saluti a tutti!

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